Tutte le informazioni per visitare via San Gregorio Armeno a Napoli e le sue antichissime botteghe dei maestri dell'arte presepiale
Agosto 2020 * Lara Branchi *
Spaccanapoli è la strada che va dai Quartieri Spagnoli al quartiere di Forcella, tagliando in linea retta la città di Napoli. Capirete meglio perché viene chiamata così se la guarderete da San Martino
nella parte più alta della città quartiere Vomero.
Essa è insieme con il decumano maggiore e il decumano superiore, una delle tre strade principali progettata dai greci e che attraversavano in tutta la loro lunghezza l'antica Neapolis da qui il nome Spaccanapoli.
Lungo Spaccanapoli si trovano molti edifici di culto importanti, tra cui spicca la Chiesa del Gesù Nuovo con la sua tipica facciata rinascimentale.
La chiesa del Gesù nuovo gioiello del Barocco Napoletano racchiude una storia singolare legata in parte ai viceré spagnoli. Era l’anno 1547 e a Napoli si prova a portare l’inquisizione spagnola ma il popolo si ribella e incarica Ferrante di Sanseverino di protestare con l’imperatore Carlo V battendosi nel nome del popolo ma questo lo porta all’esilio in Francia e tutti i suoi possedimenti vengono confiscato compreso il palazzo che nel 1584 viene venduto ai Gesuiti che lo trasformano in una chiesa
In mano ai Gesuiti il palazzo viene radicalmente trasformato; con la tipica croce greca e arricchito con decorazioni e marmi, con una cupola al centro non più originale conserva ai lati affreschi dei primi del ‘600 senza dubbio è la massima interpretazione del Barocco nella città di Napoli, importante l’altare maggiore con la vergine e alla base i tre bassorilievi in bronzo tra cui uno che rappresenta la riproduzione dell’ultima cena di L. da vinci
Ma cosa è esattamente Spaccanapoli… una via che divide Napoli a metà, per chi oggettivamente vede la cosa… cosa è in realtà, per chi come me ama Napoli… è il cuore…
Si percorre questa strada, con gli occhi che non sanno dove guardare, o esattamente vorrebbero guardare e immagazzinare ogni particolare… dall’antico ciottolato che forma questa meravigliosa passeggiata, alla dimensione ridotta di questa strada, ai palazzi che pian piano sembrano abbracciarsi, ai balconi vissuti, i panni stesi, che sembrano la cosa più normale del mondo, ma che qui sembrano dare un emozione diversa…ed è proprio qui che troviamo lui, questo ragazzo dalla voce meravigliosa che ci allieta con questa canzone classica napoletana che aleggia nell’aria.
Nessun microfono, solo la potenza della sua voce, ecco la gente si ferma, i nasi all’insù… ed i sorrisi si fanno grandi. L’emozione della musica, della parlata napoletana, l’allegria che sta in essa, ci ammalia, e ti fa capire che basta poco per emozionarsi.
La “cantata” dura troppo poco, almeno per me. Il ragazzo alla fine cala dal balcone il classico cestino detto “Panaro” e senza obbligo ma d’obbligo, ci sta un offerta, per aver regalato un momento memorabile. Spaccanapoli è così, una scoperta dietro l angolo.
La nostra passeggiata prosegue e arriviamo in via San Gregorio Armeno e qua è subito profumo di Natale la via è caratterizzata da meravigliosi negozietti, molto piccoli che praticamente essendo attaccati l’un l’altro formano questo grande “negozio via” che sale fino ad intersecarsi con via dei Tribunali.
Lo sguardo è come quello dei bambini che guardano le giostre al luna park, dove lo sguardo si posa c’è qualcosa di magicamente bello. Per non parlare delle varie rappresentazioni delle statuine del presepe… affascinanti e molto curate, in movimento o statiche, create da veri artisti, per non parlare dei presepi di ogni dimensione e fattezza che lascia lo sguardo incantato.
La Napoli che affascina, per le loro oggettistiche particolari… la Napoli scaramantica, che se anche non lo sei, lì un cornetto lo devi comprare… o meglio fartelo regalare… perché nella vita un po’ di fortuna ci vuole sempre, e se arriva da lì, quella fortuna, è ancora più FORTUNATA.