VALENCIA

Spagna

Cosa mangiare a Valencia

Valencia
da mangiare

food&dreams

Prodotti tipici e specialità

CosaPROVARE quando SEI
nella città spagnola.

Valencia da sempre è sinonimo di Paella
Il piatto era in origine una pietanza di recupero e quindi come tutte le pietanze della cultura popolare veniva preparata con il riso di cui la spagna e un grande produttore e poi ciò che avanzava sulla tavola dei ricchi che a quel punto poteva essere care o pesce e verdure
Oggi invece la ricetta si è affinata diventando il simbolo di questa città.

Anche se la ricetta originale prevede solo l’uso di carne (pollo e coniglio) lumache e verdure, viene oramai preparata anche con frutti di mare (paella de marisco in spagnolo, diffusasi sulle coste mediterranee, che sostituisce la carne con crostacei e molluschi, come mitili, scampi e seppie), e il brodo con il fumetto di crostacei.
Altre varianti, pur mantenendo gli ingredienti base come riso e zafferano, mescolano frutti di mare e carne assieme, solitamente pollo, costituendo la paella mista (paella mixta in spagnolo) la fideuà simile alla paella, con la sola differenza che al posto del riso, vengono utilizzati degli spaghetti piccoli chiamati appunto fideo.


LA PAELLA - RICETTA

Ingredienti
Riso qualità Bomba (400 g)
Pollo (800 g)
Coniglio (600 g)
Fagioloni bianchi (400 g)
Fagioli teneri (150 g)
Fagioli verdi (250 g)
1 dl d’olio d’oliva
1 spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato
1 pomodoro maturo sbucciato
1/2 paprica
Zafferano in granelli
Sale
Rosmarino

PROCEDIMENTO
1. In una paellera o in una padella grande antiaderente soffriggere pollo e coniglio e, quando iniziano a dorarsi, aggiungere anche la


verdura e lasciar dorare per un paio di minuti.
2. Aggiungere anche il pomodoro facendo attenzione che la fiamma non sia troppo alta altrimenti, a contatto con il calore, il pomodoro si brucia e il risultato finale è una paella bruciata.
3. Aggiungere acqua fino a coprire tutti gli altri ingredienti, salare e lasciar cuocere per almeno 20 minuti, se necessario aggiungendo altra acqua in modo che la carne e la verdura non si secchino.
4. Trascorsi i 20 minuti, con l’acqua ridotta ma ancora in padella, aggiungere il riso lo zafferano e la paprica, mescolare e lasciar cuocere per circa 8 minuti.
5. Abbassare la fiamma e lasciar cuocere per altri 6-7 minuti, quindi abbassare ancora la fiamma e cuocere per 4 minuti infine alzarla di nuovo e lasciar cuocere per gli ultimi 3-4 minuti a fuoco medio. E’ necessario non mescolare mai il riso una volta che lo si cuoce altrimenti non riuscirà ad assorbire il liquido


e il risultato sarà un risotto.
6. Lasciar riposare la paella per 5 minuti in modo da farle assorbire l’ultimo liquido restante, decorare la paella con verdura e servire.
Tempo di preparazione: 1 ora e mezza

TRADIZIONI

Come in tutta la Spagna la tradizione degli orari strani per pranzare e cenare è una prerogativa, solo la colazione ha una fascia oraria simile alla nostra 7.30/8.30 la giornata si spezza con almuerzo alle 11.00 tipico spuntino con boccadillo (panino con hamon, quezo e uevo) tostada (fetta di pane tostata con olio e sale o pomodoro accompagnato da un caffe a volte con leche (latte).

Il pranzo (Menu del dia) 13,30/15.00
mentre la cena va dalle 21.00/23.00

ANTIPASTI E SECONDI


Grande la capacità degli spagnoli di conservare carne e pesce; ricordiamo tra i piatti più caratteristici e che ora sono diventati addirittura il biglietto da visita di questo territorio, acciughe del Mar Cantabrico, tonno bianco (bonito del Norte) trippa chorizo e Botifarra tipica salsiccia della cucina catalana.
Non possono mancare albòndigas polpette di carne spagnole ma di derivazione Mora e le tortillas de patatas tipica frittata con patate e cipolla se desiderata, un grande classico della cucina spagnola

OLIO e VINI

La Spagna è sicuramente un territorio interessante sia dal punto di vista enologico che olivicolo a tal proposito si ricorda che tra i migliori olii a livello mondiale troviamo Oro del desierto L’azienda Rafael Alonso Aguilera, del deserto di Tabernas, ad Almeria Tra i vini rossi Tempranillo, Ribera del Duero e Rioja sono solo alcuni tra le grandi eccellenze prodotte da un territorio che si conferma un grande concorrente per tutto il settore, tra i bianchi Verdejo e Albariño Non possiamo comunque dimenticarci della famosa “Agua de Valencia” bibita alcoolica a base di succo di Arancia di cui la Spagna gode il primato come produttore, e spumante.

DOLCI

Tra le prelibatezze della gastronomia valenciana anche molti dolci tipici che risentono dell’influenza araba.


I Fartons sono dei panini dolci allungati con glassa comunemente inzuppati nella horchata, una bevanda di colore bianco simile alla nostra orzata, dal sapore dolce e rifrescante. La horchata, bevanda tipica di Valencia, si beve soprattutto nel periodo estivo, viene fatta con acqua, zucchero e latte di un piccolo tubero marrone chiamato chufa, tipico della zona. Il turrón è uno dei dolci più caratteristici del periodo natalizio, diffusosi nel Mediterraneo a partire dall’invasione araba Tipico della città di Valencia è il helado de turrón, il gelato al torrone.

Ti potrebbe interessare anche...
Ti potrebbe interessare anche...
Ti potrebbe interessare anche...
Ti potrebbe interessare anche...