15 ottobre 2023 * William De Biasi
Luoghi senza tempo, luoghi dove il tempo si è fermato, angoli bui nascosti, che celano pitture coperte dal tempo e dalla polvere, destinazioni che oramai nessuno più ricorda, questi sono i luoghi dell’oblio, dimenticati oramai anche da chi vaga alla ricerca di posti abbandonati.
Solitaria e dimenticata da tutti, immersa in un enorme parco, questa Villa di cui non si conosce nulla, prende oramai da tempo il nome di Villa Campari, per la sua vicinanza con l’omonima azienda, ho davvero scandagliato in lungo e in largo il web cercando piccole tracce del suo passato, ma nulla non si trovano notizie, eppure la villa è davvero immensa, disposta su 4 piani, cela al suo interno degli affreschi meravigliosi, quasi ogni stanza ha delle pitture che ti lasciano a bocca aperta e con il naso all’insù, anche se le condizioni dei suoi interni oramai sono totalmente devastati, smembrata di tutto ciò che poteva essere asportato, ante, mobilio, porte, finestre, persino i pavimenti… resistono solo le pitture ai soffitti, unica parte che non può essere asportata e che resta a testimonianza di quello che era un passato glorioso, ricco di sfarzi, chissà quante feste in quei saloni, quante chiacchere e quanti affari sono stati fatti sotto quelle pitture, se i muri potessero parlare racconterebbero chissà quali storie, lei invece giace dimenticata da tutti, oramai non resta davvero più nulla da portare via, si spera come raramente accade che un giorno possa tornare a risplendere.
Nel silenzio dei suoi corridoi si sentono solo i nostri passi, ed il rumore dei nostri pensieri, chissà chi ha abitato questa enorme dimora, chissà chi si è fatto cullare dal rumore delle foglie dell’immenso giardino, e come sempre con enorme rispetto ci chiudiamo (anche solo virtualmente) anche questa porta alle nostre spalle.
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