30 gennaio 2023 * William De Biasi
È quasi impossibile viaggiare sulla statale e non notare le tre gigantesche torri di raffreddamento, ed è così quasi per caso che ci siamo imbattuti in questa meraviglia e con la solita curiosità che ci accompagna abbiamo deciso di capire di più, e noncuranti delle telecamere poste all’ingresso del cancello è così che in men che non si dica ci siamo trovati dentro al sito e dinanzi a noi una struttura che ci ha lasciati letteralmente con il naso all’insù.
Varcato il cancello ci troviamo di fronte alle finestre dalle quali un tempo amministratori e dirigenti osservavano i propri dipendenti varcare quella soglia con grande entusiasmo, la centrale venne costruita tra il 1950 ed il 1954, con l'obbiettivo di far partire la centrale il 21 Dicembre giorno ufficiale del compleanno di Stalin, ma è stato tutto anticipato utilizzando come ricorrenza l'anniversario della grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre che cade il 7 di Novembre, questa data venne quindi utilizzata inizialmente come nome della centrale termoelettrica.
Anche se la centrale è stata interamente costruita dagli ungheresi, la maggior parte della tecnologia utilizzata arrivava dai suoi vicini, gli ingegneri cecoslovacchi.
STRADA DEL CARBONE
Oggi la centrale è chiusa e non può essere visitata, ma come mai una centrale così vicino al paese? La centrale fu costruita vicino alla città in quanto zona ricca di carbone e di lignite, quindi non bisognava andare lontani per trovare la materia prima, che veniva trasportata alla centrale attraverso una funivia. Il carbone e la lignite non erano le uniche materie prime utilizzate, poiché accanto alla centrale elettrica era installata anche una fonderia ancora oggi in funzione; entrambe le strutture erano collegate da una ferrovia, di cui restano ancora oggi tracce e dove si può ancora trovare la locomotiva Mav A21 che si occupava di spostare i vagoni di carbone.
La preziosa materia prima viaggiava su un nastro trasportatore dai vagoni al frantoio dove veniva frantumato, poi su un ulteriore nastro veniva trasportato fino al tetto del frantoio dove veniva polverizzato e utilizzato nelle caldaie.
Successivamente nel 1973 la centrale fu convertita e furono installate turbine a gas molto più performanti, sicuramente spettacolare la sala di controllo che ricorda vagamente quella di Kelenföld, il sistema di raffreddamento sviluppato dagli ungheresi ha contribuito a far sì che lo stesso venisse copiato ovunque, resta traccia di tutto ciò nelle tre grandi torri di raffreddamento alte 60 metri, entrare dentro è stata un'emozione unica.
Il turno di lavoro iniziava generalmente alle 6 del mattino, e durava 8 ore, per quanto possa sembrare assurdo, negli anni '50 l'impianto fu in parte costruito dai lavori forzati di cui resta traccia in un corpo di guardia che si trovava dietro le torri di raffreddamento, l'altoparlante squillava dalle sei del mattino fino alle 10 di sera, centinaia di persone per 12 ore calpestavano il fango, spostavano cariole, posavano le armature per il cemento, come detto precedentemente la turbina inaugurata nel 1975 fece raggiungere alla centrale la potenza di 164 Mw ma purtroppo la centrale risultava dopo 50 anni oramai obsoleta, e sebbene fosse stata pianificata la sua completa modernizzazione, il contratto di acquisto dell'energia non fu prolungato, quindi la turbina a gas venne fermata definitivamente nel 2000 ed un anno dopo, esattamente il 30 dicembre del 2001 tutte le macchine della vecchia centrale furono spente, la demolizione ebbe inizio nei mesi successivi e continua ancora oggi.
Non si sa ancora per quanto tempo sarà possibile entrare per vedere la centrale, per quanto tempo potremmo ancora continuare a viaggiare nel tempo? Quando la demolizione e il deterioramento raggiungeranno il punto in cui qui non ci sarà più nulla da vedere?
Non lo so, ma chiunque apprezza questo tipo di attrazioni dovrebbe affrettarsi a visitare i resti lentamente decadenti ma ancora imponenti della centrale elettrica di Inotai, perché no potremmo farlo ancora per molto tempo la centrale elettrica è un'importante reliquia e meriterebbe di più che essere smantellata e fatta a pezzi per essere venduta come rottame metallico per pochi centesimi.
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