A condannare un uomo alla solitudine non sono i suoi nemici ma i suoi amici.
(Milan Kundera)
26 marzo 2022 * A cura di Ilenia Benso XxX Urbex Intruders *
Photo: William De Biasi
A condannare un uomo alla solitudine non sono i suoi nemici ma i suoi amici.
(Milan Kundera)
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La prima stanza ci lascia davvero ammutoliti. Due grandi vetrine ricolme di minerali e pietre, tutte catalogate per tipo e zona del ritrovamento. Il proprietario, nel 1900 circa, era un esperto geologo e veniva chiamato nelle miniere di varie parti del mondo per rilievi e catalogazioni. La collezione è davvero impressionante, ma ancora di più lo è l'enorme quantità di libri riposta ovunque. Libri su svariati argomenti, religione, arte, saggistica. Siamo estasiati! Delicatamente, ne accarezziamo il dorso. Una vecchia macchina da scrivere fa bella mostra di sé, per un attimo ci sembra di sentire il ticchettio dei tasti, il Barone T. impegnato a redigere qualche relazione o a scrivere un testo di saggistica, una lettera alla sua amata, sappiamo fosse una persona davvero colta e curiosa e questa raccolta di libri lo conferma. Nell'altra stanza una sala da pranzo, una foto di famiglia, al centro il tavolo attorno cui sedevano gli ospiti dialogando di politica, arte, storia, mentre le mogli spettegolavano all'ombra della veranda. Alcune stanze sono davvero malconce a causa delle infiltrazioni.
In una stanza troviamo quello che era un ricovero per conigli e questo ci incuriosisce, solo più tardi ne scopriremo la ragione. Salendo al piano superiore alcune stanze da letto spoglie, un grazioso salottino, impreziosito da carta da parati e poltroncine color turchese. Un divano circolare troneggia al centro di una stanza, bauli ricolmi di lettere, documenti, scatole con oggetti di uso quotidiano riposti senza cura. Sembra che qualcuno volesse sbarazzarsi di quelle cose e le abbia ritirate senza alcun riguardo. Potremmo passare ore, giorni a sbirciare tra queste mille cose, per conoscere la storia di questa dimora ma ahimè, non abbiamo tutto questo tempo, proseguiamo e ogni passo è meraviglia ai nostri occhi, ma è la stanza a fianco a farci rimanere di sasso! Una biblioteca, scaffali ricolmi di migliaia di vecchi libri, il profumo della carta ci pervade le narici. Non sappiamo più da dove cominciare a scattare, tanta è l'emozione. Qualche rapido scatto e poi ci perdiamo tra i titoli in bella vista, niente potrà mai sostituire l'intenso piacere di sfogliare un libro, l'odore della carta, nessuno più siederà in quella sala amando perdersi tra le pagine stampate, un vero tesoro culturale che andrà perso per sempre e di cui a nessuno importa. Un suono ci riporta alla realtà, strappandoci dall'incanto, e ci accorgiamo solo ora che fuori si sta facendo buio. Le ombre si allungano, una finestra mossa dal vento sbatte ritmicamente è un suono tetro che ci mette voglia di uscire lasciando che il buio e il silenzio tornino a esser padroni di questo luogo, quasi chiudendo un sipario dietro di noi...
"Finché si avranno passioni non si cesserà di scoprire il mondo"...