In un angolo su un piccolo altarino di legno
mangiato dai tarli una statua sacra, segno della devozione della famiglia, mentre sulla parete una foto d’epoca di un giovane soldato in divisa.
La rampa delle scale porta ai piani superiori, i gradini sono di pura pietra e una fredda ringhiera in ferro accompagna la nostra salita, la prima stanza a sinistra si apre su uno sbilenco comò, privato del suo specchio ha una statuetta sacra privata di braccia, chissà con quanta devozione era stata gelosamente custodita, chissà quante volte stretta vicino al petto e quante preghiere a lei rivolte.
Il pavimento è molto elegante, decorato con motivi geometrici a scacchiera, il letto in legno con una testiera finemente decorata è sormontato da una cornice in legno che racchiude una madonna con bambino, mente sul comodino altre due statue di madonna sono adagiate.
In un angolo trova posto un oggetto semplice ma dal fascino antico, la tipica toilette da camera, sembra oggi un oggetto quasi assurdo, ma in quegli anni non esisteva l’acqua corrente né calda né fredda ci si lavava veramente poco e ci si arrangiava, ecco che questo oggetto ai tempi era quindi un accessorio comune di tutte le camere, in ferro o in legno semplicemente appoggiato su un como o come in questo caso su un mobile in ferro.
Nella stanza successiva un bellissimo letto in ferro decorato, ai suoi piedi due valigie una molto vecchia ancora in cartone, l’altra più moderna e un paio di scarponi da militare.
In un angolo un attrezzo che magari in molti non ricordano o magari nemmeno conoscono, si diceva che
“il prete era messo a letto con la monaca” …era lo scaldaletto, un telaio (prete) che interposto tra il materasso e le coperte veniva utilizzato inserendovi al suo interno un braciere appunto la monaca, e serviva a riscaldare i letti delle case rurali, che a quel tempo erano privi di ogni forma di riscaldamento ad eccezione del camino collocato spesso in una sola stanza.
Una vecchia macchina da scrivere è oramai coperta di polvere, in un baule i libri sono accatastati in maniera disordinata, foto, lettere e tanti oggetti di vita comune.
Ma la scoperta più suggestiva l’abbiamo fatta nel magazzino al piano terra, aperto il portone in legno si è mostrata a noi lei la mitica 500 integra, e perfettamente conservata,
Purtroppo alla data odierna 30/04/22 abbiamo saputo che parte dell’autovettura è stata smontata!
Non è passato molto prima che qualcuno tornasse a creare danni, per noi oggi il tempo è finito, come sempre passa molto velocemente e noi abbiamo fatto scorpacciata di video e foto, ecco che con rispettoso silenzio chiudiamo alle nostre spalle anche questa ennesima porta, tra frammenti di passato sparsi un po’ ovunque.