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TORINO MISTERIOSA

Viaggio tra i misteri e le leggende della città
La mole Antonelliana

Torino fra magia bianca e magia nera

Altre due stelle erano presenti in città una si trovava sul monumento ai caduti del Fréjus in Piazza Statuto e l’altra è collocata su uno dei Dioscuri presenti all’ingresso di Palazzo Reale.

Ma la Mole per gli esoterici è anche un catalizzatore di Energia, una sorta di antenna che servirebbe ad irradiare energia positiva di tipo maschile.
Torino da sempre considerata una città magica è infatti una delle punte di entrambi i triangoli di magia nera (con Londra e San Francisco) e della magia bianca (con Praga e Lione).

E se proprio qua fosse custodito il Santo Graal? La leggenda infatti narra che la statua della Fede presso la Chiesa della Grande Madre abbia lo sguardo rivolto proprio da questo lato.

Infine corre voce tra i corridoi dell’Università degli studi di Torino che chi sale in cima alla Mole Antonelliana prima di laurearsi non raggiungerà mai l’ambito traguardo, quindi chi ha voglia di rischiare?
Meglio lasciar passare qualche anno e godersi la vista dall’alto della città solo dopo aver avuto il capo ornato d’alloro.

Oggi al suo interno dopo il restauro reso necessario per consolidare la struttura a causa sia dei fenomeni atmosferici ma anche ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale troviamo un ascensore che tutt’ora permette di raggiungere l’estremità della cupola per uno sguardo unico sulla città di Torino, ma troviamo anche collocato il Museo del Cinema.

La nostra prima mezza giornata volge al termine, rientro in hotel, doccia, e aspettiamo la consegna della nostra cena.

Piazza Solferino a Torino

Piazza Solferino e la sua fontana


Proseguendo il nostro tour a piedi nei luoghi misteriosi di Torino raggiungiamo Piazza Solferino, la fontana tutta realizzata in bronzo è un vero e proprio concentrato di cultura massonica, le figure scolpite rappresentano le quattro stagioni autunno-inverno le due statue maschili, ed entrambe versano l’acqua dagli otri simbolo di coscienza, l’inverno ha lo sguardo rivolto là dove sorge il sole ad oriente da sempre punto sacro. Inoltre le due figure rappresenterebbero Boaz e Jachin, sostenitori delle colonne d’ Ercole oltre a rappresentano uno dei simboli più riconoscibili della Fratellanza le due colonne sono simboli che rappresentano un importante punto d’accesso o il passaggio verso l’ignoto.
Primavera-Estate rappresentano invece i due aspetti dell’amore sacro (la Primavera, la virtù) e quello dell’amor profanoo (l'Estate, il Vizio) e i due aspetti della conoscenza.

Occhi del Diavolo

Gli occhi del diavolo e la Massoneria

In Via Lascaris (angolo Via San Francesco d’Assisi), a pochi passi da Piazza Solferino sorge oggi un palazzo sede di una banca ma in passato c’era una Loggia Massonica il palazzo ha una curiosità tutta tipica torinese.

Restiamo infatti in tema di Signore degli inferi e alla base del palazzo è presente una serie di fessure a forma di occhi, essendo la città di Torino legata appunto a storie di Magia Nera le suddette fessure negli anni hanno preso la nomea di Occhi del Diavolo.

Dovevano essere punti di sfiato o di illuminazione dei locali sottostanti ma la loro forma originale ed inquietante hanno reso il luogo appunto carico di energia negativa oltre che far rientrare la zona nei luoghi torinesi legati alla magia nera e tappa fissa per i curiosi come noi.

Lungo la strada che ci ricongiunge con Piazza Solferino, possiamo osservare sulle pareti dei palazzi e sotto le balconate, teste di animali in pietra, sono i guardiani della soglia che immobili vegliano sul loro territorio.

Con le loro facce antropomorfe tengono lontane le energie negative aspirando le influenze negative e proteggendo chi sta dentro alle abitazioni

antica farmacia Bosio

Piazza castello e la Pietra Filosofale

Proseguendo ora su Piazza Castello arriviamo all’epicentro dell’energia positiva, almeno stando alle credenze degli esoterici, nodo cruciale è infatti il Palazzo Reale, dai Giardini Reali, molto belli e che consiglio di visitare, alla Fontana dei Tritoni. Inoltre la città di Torino ha una sua città nelle proprie viscere almeno si ipotizza, parliamo delle tre grotte alchemiche che accessibili da diversi punti della città sono considerate vere e proprie porte per altre dimensioni parallele luoghi in cui la nostra dimensione terrena si trasforma in qualcosa di immateriale, esse coinciderebbero con piccoli tratti di gallerie sotterranee ritrovate, antichi passaggi che una volta erano usati dai reali di Casa Savoia, ne è la prova il Laboratorio Alchemico Sabaudo ritrovato sotto Palazzo Reale, ma nonostante questi cunicoli servissero effettivamente come collegamento tra chiesa e mondo politico, non ci sono ulteriori prove, resta quindi ancora totalmente segreto il luogo in qui sia collocata la più importante di queste tre grotte quella che custodirebbe la Pietra Filosofale, potente talismano con tre poteri straordinari nascosto dal grande Mago Apollonia di Tyana grande esperto di talismani. La leggenda narra anche che il Principe Umberto sia entrato nella prima casualmente, venne ucciso a Monza dopo che le sue paure iniziarono a materializzarsi.
Solo leggenda o abbiamo comunque un fondo di verità? Il dato certo è che comunque questi luoghi vennero visitati e vi abitarono personaggi della magia e delle scienze Nostradamus, (astrologo, scrittore e farmacista francese) giunto in città sembra per curare la sterilità di Margherita di Valois, moglie di Emanuele Filiberto e che sembra alloggiasse proprio in Via Lessona presso la Domus Marozzo, Paracelsus (medico, alchimista e astrologo svizzero), il Conte di Cagliostro (avventuriero, esoterista e alchimista italiano), il Conte di Saint German (astrologo, alchimista e avventuriero francese).

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