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2024 * William De Biasi
Villa Nava: Finestre frantumate, muri che cadono oramai in rovina, teli e impalcature alloggiati sulle pareti ormai da anni, solai oramai che collassano su sé stessi e tante erbacce: questo lo stato in cui versa ormai da tempo, purtroppo, Villa Nava, in località Carpesino.
L’antica dimora era una nobile residenza sorta nel XVIII secolo fondata dalla famiglia dei Pinottini, nobile famiglia Piemontese, e successivamente acquistata dalla famiglia Carpani.
La contessa Caterina, ultima discendente dei Carpani, nel 1838 vendette la residenza a Giacomo Nava, nobiluomo che diede poi nome alla storica dimora; successivamente la villa, dopo un periodo di chiusura ed abbandono, divenne una delle moltissime sedi estive dell’orfanotrofio dei Martinitt di Milano, famosa istituzione assistenziale.
Le vicissitudini della storica dimora continuarono nel corso dei secoli con continui passaggi di proprietà, passando quindi ai padri Barnabiti e poi all’ordine dei Padri Passionisti che la concessero infine al Comune di Erba.
Nuove vicissitudini e nuovi cambi di proprietà.
Dopo il trasferimento dell’Istituto Magistrale Carlo Porta all’attuale sede di Villa Amalia a Erba, la villa cade in stato di abbandono.
Vengono quindi violati gli accessi e, come il migliore dei copioni, quello che succede al suo interno non è altro che la copia di quello che avete letto all’interno dei miei articoli.
Porte e finestre cannibalizzate, muri imbrattati e infiltrazioni hanno nel corso degli anni reso la struttura instabile e pericolosa, e poi i primi crolli, così la villa lentamente muore nell’incuria di tutti.
Nel 2012 viene ceduta dal Comune ad un’impresa privata con l’intenzione di procedere al suo restauro, la Rigamonti Francesco Spa, passando da bene pubblico a bene privato, con la speranza di una sistemazione, purtroppo oggi ancora incompiuta.
La bellissima villa ha una pianta ad U, con un ingresso formato da una piccola corte con colonne; il bellissimo cancello barocco è racchiuso tra due colonne sormontate da statue, chiuso con un grosso lucchetto arrugginito che non è servito però ad evitare tutto questo sfacelo.
Accanto alla storica residenza si trova l’Oratorio dei Magi, ovvero la cappella di famiglia. Datata al XVI secolo, nella chiesetta si celebrò il matrimonio del poeta milanese Carlo Porta.
Ripensando agli sfarzi della meravigliosa villa spero semplicemente che “qualcosa venga fatto”, che la nuova proprietà possa davvero prenderla a cuore e provveda a ristrutturare uno dei tesori del patrimonio artistico e storico della città che oggi “cade letteralmente a pezzi”.
Incredibile sei arrivato fin qua...! Complimenti e grazie per aver letto il mio articolo. Se ti chiedi perché non fornisco indicazioni dettagliate su molti dei posti che visito, beh, devi sapere che purtroppo questi luoghi vengono presi di mira da vandali, ladri e rigattieri. Si vuole evitare quindi che ciò possa succedere. Spero che tu capirai.
Scopri di più sull’esplorazione urbana nella mia sezione “URBEX e LA SUA STORIA”
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