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28 gennaio 2024 * William De Biasi
L'Hotel Bellevue, costruito nel 1909 e meglio conosciuto come “Hotel Agatha Christie” era un’antica pensione a conduzione familiare e deve appunto la sua fama e il suo soprannome alla famosa scrittrice, che visitò la città e si fermò a dormire tra queste mura. Ma l’hotel nasconde un segreto ancora più sinistro…
La struttura è interamente in materiali naturali come pietra e legno, nel rispetto, dunque, della tradizione costruttiva locale; aveva 50 posti letto in 22 camere, per lo più doppie e matrimoniali, e offriva una sala ristorante, un bar e una sala per le feste.
Divenne celebre per la visita della famosa scrittrice Agatha Christie e di suo marito Sir Max Mallowan, da qui appunto il soprannome dell'hotel.
La romanziera arrivò in Slovenia nel 1967 e visitò il paese non per trovare ispirazione per un nuovo racconto, ma solo per godersi la natura della privacy, lontana dai giornalisti e dalla pubblicità che di solito l'accompagnava al ritorno a casa.
La pensione fu purtroppo abbandonata nel 2005. In tale anno lo stabile fu venduto e divenne una discoteca, ma lo scarso successo la fece chiudere definitivamente pochi anni dopo; in seguito diversi incendi hanno distrutto l'edificio, che si trova all'interno del bellissimo parco Tivoli a Lubiana, a soli 5 minuti a piedi dal centro e dalla città vecchia.
Ma torniamo al suo sinistro segreto… Si racconta che a cavallo degli anni '30 diversi viaggiatori che si trovavano a transitare in città non fecero più ritorno a casa.
Li accomunava il fatto che tutti avevano alloggiato in questo hotel.
Pare che i corpi, una volta trasferiti in cantina, venissero prima scarificati, poi le parti organiche bruciate nel forno o disciolte in barili di acido e gli scheletri ripuliti venduti alla facoltà di medicina.
Di questa triste storia non ci sono però tracce plausibili o attendibili.
Noi lo abbiamo visitato, i sotterranei risultavano inagibili e di fantasmi neanche l’ombra, ma la sensazione di essere spiati non è mancata… una sensazione di presenze aleggianti.
Forse davvero non ero solo in quel hotel, forse era solo la mia immaginazione o forse molto più semplicemente si trattava di qualche senza tetto in cerca di un riparo dalle gelide temperature della città.
Chi può dirlo?
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