Aveva gli occhi blu e quel blu mi entrò nel profondo, e lì restò. Ero ipnotizzato. Uscii da me stesso e mi tuffai in quel blu.
26 settembre 2021 * William De Biasi e Lara Branchi *
La Chiesa Blu, così viene chiamata, così la conosciamo nell’ambiente Urbex: una piccola chiesa ancora consacrata sperduta nel nulla, spoglia di decorazioni interne, ma che con quel suo colore crea un’atmosfera suggestiva, quasi mistica, infatti la luce che filtra dalle vetrate blu dell’abside centrale rischiara l’interno della chiesa dandole appunto una connotazione blu.
Aveva gli occhi blu e quel blu mi entrò nel profondo, e lì restò. Ero ipnotizzato. Uscii da me stesso e mi tuffai in quel blu.
Storia della Chiesa Blu
La storia di questo luogo magico si perde nella memoria del tempo, siamo alla fine del 1400 quando tutto ebbe inizio con l’apparizione della madonna vicino ad una quercia ad una pastorella, questo evento determinò la nascita di un culto popolare, e sul colle venne fondata una piccola chiesa ed un convento francescano, ovviamente il luogo venne poi abbandonato cadendo in rovina, mentre la Quercia e la Statua della Madonna oggetto di culto sono ancora oggi conservate nel nuovo Santuario della Madonna della Quercia costruito nella piazza principale del paese.
La storia della costruzione dell’Istituto San Luigi vede la luce nei primi anni del 1900, come si legge da una targa marmorea posta sulla facciata della chiesa, grazie a lasciti e donazioni varie.
Il seminario da quello che possiamo vedere oggi era sicuramente una struttura enorme inserita in un contesto boschivo che quindi la teneva anche protetta e riservata.
Per diversi anni la struttura funzionò come seminario minore dei Padri Gesuiti, successivamente si affiancò alla struttura la scuola media paritaria con convitto sempre sotto la gestione dei Padri Gesuiti.
Gli anni che seguirono portarono la struttura a diverse gestioni e cambi d’uso, passando infine alla diocesi di Piacenza che nel 1986 l’affittò alla scuola di Polizia di Stato, che sotto la direzione dell’allora direttore, Adamo Gulì organizza la struttura per poter ospitare il corso di
”Allievi Guardie di Pubblica Sicurezza di Piacenza”
Fu la prima scuola ad ospitare le donne che si arruolavano in polizia!
La testimonianza di Adamo Gulì, direttore per 15 anni: «Eravamo la punta di diamante»
In quattro e quattr'otto Adamo Gulì - ex questore di Piacenza e, prima per 15 anni direttore della scuola, convinse il vescovo Antonio Mazza a dargli il vecchio convento San Luigi.
In un mese e mezzo sistemò l’intera struttura, pronta per ospitare il primo corso misto uomini-donne della storia della polizia italiana. Era l'8 settembre del 1986 e anche le ragazze per la prima volta, poterono indossare la divisa blu della polizia di Stato.
Successivamente accolse profughi Albanesi prima e sede della comunità di recupero Ceis dopo, finché nel 2001 la Diocesi cedette l’immensa struttura comprensiva della chiesa e del terreno a una ditta che dopo averne chiesto il cambio di destinazione d’uso per creare una casa di cura, dichiarò fallimento.
Nel 2010 l’intero complesso andò all’asta ma nulla è servito abbassare il prezzo e cosi la chiesa come il resto della struttura è diventata la casa dei moderni satanisti che raccomandando la loro anima al diavolo imbrattano e sporcano i muri della struttura e della chiesa, accompagnati dall’ignoranza di gente che spera di trovare inestimabili tesori in una tomba andando a rovinare e a dissacrare un luogo che invece dovrebbe essere custodito e rispettato.
Entrando in questo luogo, l’ampiezza degli spazi ci fa sembrare piccoli, gli unici rumori che si sentono sono i nostri passi e la pioggia che batte sulle finestre, un misto di malinconia e mistero si aggira in questi corridoi, un gioco abbandonato a terra, gli appendiabiti che probabilmente usavano i bambini…le aule con i banchi, chissà quante voci hanno sentito queste mura che ora con noi ascoltano il silenzio.