La villa del levriero

Il levriero solitario guardiano di questa dimora

Il levriero solitario, guardiano di questa dimora

28 ottobre 2022 * con gli occhi di Markets75 * Photo by haiurbextutto

Un vera sorpresa!
Quale altro termine può essere utilizzato per definire questa villa abbandonata? Nessuno.

E’ davvero una vera sorpresa perché quando ho avuto la fortuna di visitarla insieme ai miei compagni di avventura era ancora in magnifiche condizioni.
Purtroppo abbiamo saputo da poco che il suo simbolo, colui che caratterizza questo luogo è stato portato via.

La villa del levriero è uno scrigno pieno di oggetti, pieno di libri, in perfetto stato di conservazione e soprattutto aveva lui, il solitario guardiano della villa.

Anche nell’immaginario collettivo del mondo urbex per quanto riguarda questo luogo tutto ruota attorno alla figura di questo levriero riprodotto in perfetta scala; un levriero che ti accoglie all’ingresso della villa dopo aver attraversato un parco decisamente fitto e in pieno abbandono.
Infatti, dopo aver percorso alcune decine di metri in mezzo ad un vigneto, troviamo l’accesso a questa immensa tenuta; una tenuta composta da più corpi di fabbrica e da una piscina ormai sommersa dalla vegetazione.

Lo stato di abbandono del parco è evidente e progressivamente avvicinandoci alla villa ci rendiamo conto di quanto la tenuta sia importante ed estesa; interamente circondata dai campi e dai vigneti e dove in passato probabilmente i cani spadroneggiavano visto e considerato che in una zona del parco c’era uno spazio tutto per loro.

Ma dopo esserci fatti spazio nella fitta vegetazione eccoci arrivati all’ingresso della struttura principale e qui troviamo lui; il levriero, ci accoglie fiero, silenzioso e solitario di fianco ad un vaso pieno di finti girasoli.

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Iniziamo così la nostra perlustrazione ed il nostro giro fotografico tra stanze ancora ben conservate, tra camini che riportano il nome degli antichi proprietari e saloni per le feste, tra magnifici bagni e stanze che ti riscaldano con la loro atmosfera congelata a quell'ultimo istante in cui i loro padroni hanno per sempre chiuso la porta alle loro spalle.

Dopo aver dedicato il giusto tempo fotografico al guardiano della villa e perlustrato una magnifica cucina e un paio di intime sale, ci rechiamo al piano superiore della villa e qui scopriamo un immenso salone per le feste e per i momenti di convivialità dei proprietari.

Infatti, chissà quanti amici hanno avuto la fortuna di giocare con il biliardo, ancora perfettamente conservato, in quel salone o chissà quante chiacchiere sono state fatte al tavolo o sul divano dello stesso salone; è davvero immenso ma allo stesso tempo ricco di angoli raccolti e perfettamente integrati tra di loro che permettono davvero di vivere in simbiosi con la natura che si può ammirare dalle immense vetrate.

Ma come non parlare della calda stanza da letto padronale o del magnifico bagno; gli ambienti da scoprire e visitare in questa villa sono, davvero, tantissimi sia all’interno della villa principale sia all’interno della dependance per gli ospiti.

Forse perché non succede spesso di entrare in luoghi così ben tenuti ma la sensazione che viviamo nel corso della nostra esplorazione è davvero particolare; un misto di stupore e felicità per la scoperta.

Come tutte le esplorazioni però il tempo a nostra disposizione è terminato e dopo oltre due ore ed un ultimo giro di controllo della villa con doveroso saluto al levriero solitario ripercorriamo i nostri passi verso le auto consci del fatto che non potremmo mai più rivederla così.

In attesa delle prossime avventure torniamo a casa con la soddisfazione di aver trovato, grazie agli indizi concessi da chi prima di noi ha avuto la fortuna di scoprire il levriero, un luogo magico e ancora pieno di vita.

Chissà dove ci porterà il prossimo viaggio ma presto lo scopriremo insieme.

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